Un piccolo capolavoro da scoprire, per la prima volta a Torino
Torino, Cortile di Palazzo Arsenale, via dell’Arsenale 22
Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura ci ha permesso di scoprire una meraviglia in centro città, il Cortile di Palazzo Arsenale, e di riassaporare, finalmente, la musica dal vivo, in una platea all’aperto da 1000 posti in totale sicurezza.
Sabato 24 luglio alle ore 21 (replica martedì 27 luglio alle ore 21) presentiamo un titolo mai rappresentato a Torino: Pimpinone ovvero le nozze infelici, intermezzo giocoso di Georg Philipp Telemann su libretto di Pietro Pariati, nella versione in lingua italiana. Un piccolo capolavoro da scoprire tra commedia dell’arte e opera buffa.
Dopo il successo de La serva padrona, torna la squadra al completo: il nostro valente Giulio Laguzzi dirige l’Orchestra del Teatro Regio, Carlo Caputo è maestro al fortepiano; in scena il basso Marco Filippo Romano e il mezzosoprano Francesca Di Sauro, entrambi applauditissimi nel memorabile Così fan tutte recentemente diretto al Regio da Riccardo Muti; completa il cast il mimo Pietro Pignatelli. La regia è di Mariano Bauduin, per 22 anni braccio destro di Roberto De Simone, fondatore del “The Beggars’ Theatre - Il Teatro dei Mendicanti” nella degradata periferia Est di Napoli, dove impegno civile e recupero umano si combinano con un altissimo livello artistico e professionale e oltre anche Direttore de “Gli Alberi di Canto Teatro”, per anni la compagnia che ha prodotto gli ultimi spettacoli del Maestro De Simone. Pimpinone ovvero le nozze infelici, come La serva padrona, è una nuova produzione interamente made in Regio, con le scene a cura di Claudia Boasso, i costumi di Laura Viglione e le luci di Andrea Anfossi.
Pimpinone è un titolo importante nella storia dell’opera comica della prima metà del Settecento. Con quel titolo, infatti, fu presentato per la prima volta a Venezia nel 1708 un gruppo di tre intermezzi comici inseriti nell’opera seria Astarto di Apostolo Zeno e Pietro Pariati, musicata da Tomaso Albinoni. In realtà si trattava della prevedibile storia della furba cameriera Vespetta e dello sciocco e anziano padrone che incautamente si fa convincere a sposarla, Pimpinone appunto, archetipo di tanti “Don” creduloni e gabbati del teatro comico settecentesco, fino all’Ubaldo con la sua Serpina della Serva padrona.
Pimpinone ebbe una serie di riprese in molte città italiane (a cominciare da Napoli già l’anno successivo, 1709) e poi nei territori tedeschi, e il libretto cominciò a essere musicato anche da altri compositori. Fin dal 1936 si conosceva l’esistenza di una partitura del Pimpinone in edizione riscritta in lingua tedesca con musica di Georg Philipp Telemann. Da allora risultò chiaro che si trattava di un piccolo capolavoro, in un genere comico peraltro inusuale per un compositore “serio” tra i più importanti della storia della musica tedesca, tanto che il Pimpinone di Telemann cominciò ad essere sempre più frequentemente eseguito e anche inciso in disco, diffondendo una immagine del teatro musicale barocco tedesco del tutto nuova ed entusiasmante.
Georg Philipp Telemann, nato a Magdeburgo nel 1681, era considerato dai contemporanei il più importante compositore di tutta la Germania. Chiamato ad Amburgo nel 1721, nominato l’anno successivo direttore dell’Opera, il compositore vi fece rappresentare opere sue e di Reinhard Keiser, il primo grande operista della città tedesca, e anche una serie di opere già presentate a Londra da Georg Friedrich Händel. Ecco come nacque il progetto di comporre gli intermezzi comici, da inserire tra gli atti del capolavoro händeliano Tamerlano, che andò in scena ad Amburgo nel 1725, facendo adattare il vecchio libretto di Pariati.
La trama è molto simile a quella di Serva padrona, ma ha un risvolto infelice: Vespetta, una ragazza carina e intelligente, ma di umili origini, si guadagna da vivere lavorando come cameriera e vede finalmente nel matrimonio con Pimpinone, un vecchio ma benestante borghese, una possibilità per migliorare economicamente le proprie condizioni. Con la sua bellezza e la garanzia di occuparsi dei lavori domestici arriva ben a presto a sedurre il solitario Pimpinone. Egli le chiede la mano e le promette una dote di 5000 talleri. Tuttavia, dopo il matrimonio, Vespetta mostra la sua vera personalità: è capricciosa, va frequentemente fuori e non assolve più ai doveri coniugali. Nel frattempo Pimpinone, pentito del matrimonio, si trova con le mani legate, poiché l'emancipata Vespetta lo minaccia dicendogli che se non tollera più i suoi capricci deve pagarle la dote.
I prossimi appuntamenti con il Regio Opera Festival
Venerdì 30 luglio alle ore 21 Concerto di mezza estate: Juraj Valčuha dirige Orchestra e Coro Teatro Regio Torino, Andrea Secchi maestro del coro e musiche di Aleksandr Glazunov, Modest Musorgskij, Aram Chačaturjan e Aleksandr Borodin ci condurranno in un paesaggio dalle tinte russe.
Sabato 31 luglio proseguono gli appuntamenti gratuiti per offrire musica alla città e per condividere il lavoro dei nostri artisti. Il Regio propone, questa volta, una prova di scena aperta a ingresso gratuito, che avrà luogo – in completa sicurezza – nella Galleria Tamagno del Teatro Regio. Sabato 31 luglio dalle ore 15.30 alle ore 17.30 il cast e la regista di Pagliacci di Ruggero Leoncavallo (in programma il 7, 10 e 12 agosto) proveranno alcune scene dell’opera. Occasione preziosa per conoscere il lavoro dei cantanti con il regista e per carpirne i segreti. La messa in scena dell’opera è di Anna Maria Bruzzese, nel ruolo di Nedda sarà Valeria Sepe, Jonathan Tetelman sarà Canio, Misha Kiria Tonio, Andrea Giovannini Peppe e Alessio Arduini Silvio.
Sabato 7 agosto alle ore 21 (con repliche il 10 e 12 agosto ore 21) Pagliacci di Ruggero Leoncavallo.
Dolceamaro e la pozione magica è stato riprogrammato domenica 12 settembre alle ore 18.30. I biglietti acquistati per la data del 21 giugno (annullata per maltempo) sono validi.
Un Festival che nasce dal desiderio e con l’auspicio di ritrovarsi finalmente insieme uniti nella musica. Proprio con questo intento il Regio propone le Festival Card a 6 e 10 spettacoli, che danno la possibilità di scegliere altrettanti titoli tra opere, concerti e spettacoli per bambini, oppure di essere utilizzate per assistere da più persone per la stessa manifestazione. Inoltre, per gli under 30 è prevista la riduzione del 20% su tutti i biglietti, e con la Festival Card Giovani 10 il biglietto costa solamente € 10.
Il Regio Opera Festival. A Difesa della Cultura, che si svolge presso la sede del Comando per la Formazione e Scuola di Applicazione dell’Esercito, è realizzato dal Teatro Regio Torino con il patrocinio del Ministero della Difesa e del Ministero della Cultura, grazie al Main Partner Camera di commercio di Torino, in collaborazione con la Fondazione Piemonte dal Vivo, con il contributo di Reply, di Federfarma Torino con l’Ordine dei Farmacisti della Provincia di Torino e Farma Cares, e di Sipal.
BIGLIETTERIA
La Biglietteria è aperta dal lunedì al sabato ore 10-14 presso l’Info-Point di piazza Castello 215 (Teatro Regio, Ingresso Uffici) e un’ora prima degli spettacoli al Cortile di Palazzo Arsenale (via dell’Arsenale 22). Acquisti esclusivamente con carta di credito, bancomat e Satispay.
Biglietti e Festival Card in vendita anche online su www.teatroregio.torino.it e su www.vivaticket.it e direttamente presso i Punti Vivaticket.
BIGLIETTI
Biglietti per Pimpinone: € 20 - 30 – 40 a seconda del settore
Biglietti per il Concerto di mezza estate: € 10 - 15 a seconda del settore
Biglietti per Pagliacci: € 30 - 40 – 50 a seconda del settore
Under 30: riduzioni del 20%
FESTIVAL CARD
Festival Card 10 biglietti: € 200
Festival Card 6 biglietti: € 120
Festival Card Giovani (under 30) 10 biglietti: € 100
INFORMAZIONI
Info-Point: ore 10-14 dal lunedì al sabato presso l’Ingresso Uffici del Teatro Regio (piazza Castello 215) info@teatroregio.torino.it
Info-Tel. 011.8815.241: ore 10-18 dal lunedì al venerdì; sabato 10-14; biglietteria@teatroregio.torino.it.
REGIO OPERA CAFÉ
All’interno del Cortile di Palazzo Arsenale, il Regio Opera Café vi aspetta a partire da un’ora prima dell’inizio degli spettacoli.
Per tutte le informazioni: www.teatroregio.torino.it.
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Ufficio stampa Teatro Regio
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