MADAMA BUTTERFLY

La tragedia giapponese di Puccini nello storico allestimento di Damiano Michieletto
Il direttore Dmitri Jurowski sul podio di Orchestra e Coro del Regio
 

Teatro Regio, dal 13 al 27 giugno

Con Madama Butterfly di Giacomo Puccini si conclude la Stagione 2023 del Regio e il Teatro anticipa l’inizio delle celebrazioni dedicate al compositore lucchese, nell’anno del centenario. L’allestimento è quello andato in scena al Regio nel 2010 e nel 2014 e firmato dal regista veneziano Damiano Michieletto. L’Orchestra e il Coro del Teatro sono diretti dal maestro Dmitri Jurowski, il Coro è istruito da Andrea Secchi che, con questa produzione, saluta il Teatro Regio. 
Diversamente da quanto annunciato, la Signora Valeria Sepe non potrà prendere parte alla produzione, a causa di un infortunio alle ginocchia che non le permetterà di eseguire i movimenti previsti dalla regia. Con rammarico il soprano rinuncia quindi al ruolo e si augura di poter tornare presto al Teatro Regio. Nel ruolo del titolo, debutta al Regio Lianna Haroutounian, soprano armeno tra i più promettenti della sua generazione; le sue notevoli qualità di soprano lirico-spinto le hanno permesso di affrontare un vasto repertorio operistico, interpretando da un lato sia Verdi sia Puccini, dall’altro i compositori francesi, il repertorio russo e la musica da camera. Il tenente F.B. Pinkerton, che spezza il cuore della geisha bambina, è Rame Lahaj, tenore kosovaro reduce da numerosi successi a livello internazionale e anche tenore simbolo della rinascita della cultura di quel paese. Nel corso delle dieci recite, dal 13 al 27 giugno, nei ruoli dei protagonisti si alterneranno: Barno Ismatullaeva (Cio-cio-san) e Matteo Lippi (Pinkerton). Nel cast: il baritono Damiano Salerno (Sharpless), il mezzosoprano Ksenia Chubunova (Suzuki), il tenore Massimiliano Chiarolla (Goro), il baritono Michele Patti (Yamadori), il basso Daniel Giulianini (lo zio bonzo), il baritono Rocco Lia (il commissario imperiale), il soprano Irina Bogdanova (Kate Pinkerton), i mezzosoprani Daniela Valdenassi e Raffaella Riello (La madre di Cio-cio-san), i baritoni Franco Rizzo e Marco Sportelli (Yakusidé) e Roberto Calamo e Marco Tognozzi (l’ufficiale del registro), i soprani Maria de Lourdes Rodrigues Martins e Paola Isabella Lopopolo (la zia) ed Eugenia Braynova e Caterina Borruso (la cugina), i piccoli Ludovico Dilauro e Alberto Maria Bonato (il figlio di Butterfly).
L’Orchestra del Teatro Regio è diretta da Dmitri Jurowski, il più giovane rappresentante di una famosa dinastia musicale russa – è nipote del compositore Vladimir Michailovič Jurowskij – che è stato Direttore musicale generale dell’Opera Fiamminga di Anversa/Gand (2011-2016) e dal 2011 Direttore principale e Direttore artistico dell’Orchestra Sinfonica di Mosca “Russian Philharmonic”. Dal 2015 è anche Direttore musicale dell’Opera di Stato di Novosibirsk e ha diretto più di cento diverse produzioni operistiche. 
Nel giro di poco tempo, Damiano Michieletto è emerso sulla scena internazionale come uno dei rappresentanti più interessanti della giovane generazione di registi italiani; poco più che trentenne, nel 2008 ha vinto il Premio Abbiati per La gazza ladra, successo che ha ripetuto nel 2017 con Aquagranda di Perocco e nel 2018 con Damnation de Faust. Oltre all’intensa attività nel teatro lirico, Michieletto è attivissimo anche nel teatro di prosa. La sua regia propone una rilettura di Madama Butterfly dal forte taglio contemporaneo. L’esotismo in Butterfly, all’epoca della prima scaligera nel 1904, era rappresentato da kimono, sensu (il tipico ventaglio giapponese) o sontuosi obi. Oggi, nell’era della globalizzazione, quegli stessi simboli non sono più codici di un mondo lontano, ma semplici oggetti che hanno perso il loro profondo significato e la loro origine. Da queste riflessioni nasce il lavoro di Michieletto, che ricopre la protagonista di nuovi simboli.
«Le ali spezzate di Butterfly – afferma il regista – diventano una tragedia contemporanea: il libretto ci dice che Cio-cio-san è una ragazza di quindici anni che, caduta in miseria, viene venduta da un sensale a un americano sconosciuto, che per cento yen l’ottiene in sposa. Non è un matrimonio: è una compra-vendita, e Cio-cio-san viene ribattezzata da quell’uomo con un nome americano: Butterfly. Dopo poco tempo, forse un mese, quell’uomo l’abbandona per continuare i suoi viaggi e suoi affari. La storia di Madama Butterfly è dunque basata su una vicenda di quello che oggi si chiama turismo sessuale. Questa è la visione sulla quale ho incentrato la mia lettura dell’opera».
La tragedia e la violenza di questo “racconto del dolore” vengono fedelmente rispettate dal regista; ciò che cambia è la forma di veicolare il teatro di Puccini al pubblico d’oggi; per questo al centro della scena – a rispettare e amplificare l’assoluta centralità della protagonista – si erge una piccola stanza di plexiglass, la casa-prigione di Butterfly, la perfetta teca per collezionare un rarissimo esemplare di farfalla. Da quella teca e dal dialogo con l’esterno emerge lo scontro tra realtà e illusione. 
La regia dello spettacolo è ripresa per l’occasione da Elisabetta Acella, le scene sono di Paolo Fantin (assistente Piero de Francesco), i costumi di Carla Teti e le luci, di Marco Filibeck, sono riprese da Vladi Spigarolo.
Mercoledì 7 giugno alle ore 18 al Piccolo Regio Puccini con ingresso libero, appuntamento con la Conferenza-concerto condotta dalla giornalista Susanna Franchi con la partecipazione del soprano Irina Bogdanova e del tenore Giuseppe Raimondo, i quali interpreteranno arie dall’opera di Puccini, accompagnati al pianoforte da Jeong Un Kim.
Il Teatro Regio aderisce all’iniziativa di raccolta fondi promossa dal Ministero della Cultura a sostegno delle popolazioni di Emilia-Romagna e Marche colpite dall’alluvione, devolvendo l’incasso della prova generale di Madama Butterfly di Giacomo Puccini in scena domenica 11 giugno alle ore 15. «Con la speranza che si possa tornare presto a una condizione di normalità – dichiara Mathieu Jouvin, Sovrintendente del Teatro Regio di Torino – esprimiamo la nostra vicinanza e sostegno a tutti coloro che sono stati pesantemente colpiti e alle loro famiglie. Abbiamo deciso di aderire all’iniziativa promossa dal Ministero della Cultura per dare un segno concreto di solidarietà». Il conto corrente attivato a livello istituzionale è il seguente: Intestazione del conto bancario: Il Cinema e l’Audiovisivo per l’Emilia-Romagna e le Marche - IBAN: IT21 Z 030 6905 0481 0000 0015 390 - Causale: Emergenza alluvione Emilia-Romagna e Marche.
Ricordiamo che in tutte le recite serali il pubblico ha la possibilità di degustare una cena a buffet nel Foyer del Toro durante l’intervallo: Opera buffet si può acquistare online al costo di € 27 oppure direttamente la sera dello spettacolo, presso le casse nel foyer d’ingresso, a € 30. 
Per la recita in programma domenica 18 giugno alle ore 15, è attivo Bimbi Club. Il servizio è rivolto a genitori e/o nonni che desiderano godersi lo spettacolo, mentre i bambini (dai 6 ai 10 anni) partecipano a divertenti laboratori di canto e di danza a partire dalle ore 14.30 e fino al termine della recita. È consigliata la prenotazione e la merenda al sacco. Il costo di Bimbi Club è di € 10 e per accedere è necessario essere in possesso del biglietto per lo spettacolo.

BIGLIETTERIA E INFORMAZIONI
I biglietti per Madama Butterfly sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio e on line su www.teatroregio.torino.it

Biglietteria del Teatro Regio - Tel. 011.8815.241/242
Piazza Castello 215 – Torino
Tel. 011.8815.241 - 011.8815.242 - biglietteria@teatroregio.torino.it 
Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19
domenica – nuovo orario dall’11 giugno: ore 10.30-15.30
un’ora prima degli spettacoli


Per tutte le informazioni e gli aggiornamenti: www.teatroregio.torino.it
 

Data

Ufficio stampa Teatro Regio
Direzione Comunicazione e Stampa - Paola Giunti (Direttore), Sara Zago (Relazioni con la Stampa) - Tel. +39 011 8815 239/730

 

 

 

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