Don Pasquale

Opera e balletto 2023-2024

Don Pasquale | Gaetano Donizetti

A

Nel Don Pasquale di Donizetti è escluso ogni buonismo, perché l’umorismo è irresistibile quanto crudele. Il protagonista è un anziano benestante che decide di sposarsi per diseredare il nipote Ernesto, innamorato di Norina, una bella vedova senza soldi. La decisione costerà cara a Don Pasquale! Il suo amico, il Dottor Malatesta, ordirà ai suoi danni una burla colossale che porterà il vecchio signore, deriso e schiaffeggiato, ad accettare con un sorriso la morale pronunciata della futura nuora: «Ben è scemo di cervello / chi s’ammoglia in vecchia età».

Nell’opera si susseguono a ritmo serrato momenti di farsa ad altri di tenerezza sentimentale, come la serenata al chiaro di luna di Ernesto che mandò in delirio il pubblico parigino la sera del debutto nel 1843. In questa storica produzione, la duttilità e la reattività richiesta per affrontare le diverse situazioni sarà garantita da un doppio quartetto di ottimi specialisti. Il maestro Alessandro De Marchi, con la sua consueta attenzione verso le modalità interpretative dell’età del belcanto, condurrà l’orchestra attraverso una partitura spumeggiante. Le scene e i costumi di Eugenio Guglielminetti, per la regia magistrale di Ugo Gregoretti, collocano la vicenda nello scorcio di una Roma ottocentesca, piena di vita e di poesia.

Alessandro De Marchi direttore d'orchestra
Ugo Gregoretti regia
Riccardino Massa ripresa della regia
Eugenio Guglielminetti scene e costumi
Anna Maria Bruzzese movimenti mimici
Vladi Spigarolo luci
Ulisse Trabacchin maestro del coro
Orchestra e Coro Teatro Regio Torino
Allestimento Teatro Regio Torino

Conferenza-Concerto: mercoledì 17 gennaio ore 18 - Piccolo Regio Puccini

Dramma buffo in tre atti

Musica di Gaetano Donizetti
Libretto di Giovanni Ruffini and Gaetano Donizetti
Prima rappresentazione assoluta:
Parigi, Théâtre de la comédie italienne,
Sopratitoli in italiano/inglese
Atto I e II
80'
Intervallo
30'
Atto III
45'

Personaggi e interpreti

Nicola Alaimo
Don Pasquale Basso-baritono

Nicola Alaimo

Lucio Gallo (Patricia Linch Photography)
Don Pasquale Baritono

Lucio Gallo

Maria Grazia Schiavo (foto Luciano Romano)
Norina Soprano

Maria Grazia Schiavo

Francesca Pia Vitale
Norina Soprano

Francesca Pia Vitale

Antonino Siragusa
Ernesto Tenore

Antonino Siragusa

Matteo Falcier
Ernesto Tenore

Matteo Falcier

Simone Del Savio
Dottor Malatesta Baritono

Simone Del Savio

Vincenzo Nizzardo
Dottor Malatesta Baritono

Vincenzo Nizzardo

Marco Sportelli
Un notaro Basso-baritono

Marco Sportelli

Un notaro Basso-baritono

Franco Rizzo

Calendario rappresentazioni

Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo

Opera e balletto
Don Pasquale | Gaetano Donizetti
SeriesAnteprima Giovani
2024-01-24 20:00:00 Europe/Rome Don Pasquale | Gaetano Donizetti di | Gaetano Donizetti Teatro Regio di Torino Teatro Regio di Torino

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Don Pasquale | Gaetano Donizetti

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Argomento

atto

In casa di Don Pasquale
L’anziano e ricco borghese Don Pasquale attende con impazienza l’amico Dottor Malatesta. Questi sopraggiunge con la notizia tanto attesa: ha individuato una sposa per Don Pasquale. Gliela descrive: bella, candida, onesta e agiata, possiede tutte le qualità per far felice un uomo. E conclude rivelando a Don Pasquale che si tratta della propria sorella. Entusiasta all’idea di incontrare la ragazza, Don Pasquale si sente ringiovanire. Affronta quindi il nipote Ernesto: gli ricorda che lo avrebbe nominato proprio erede, se avesse accettato di sposare la ricca e nobile zitella da lui prescelta. Ma a causa dell’ostinato rifiuto di Ernesto - innamorato, ricambiato, di Norina, una giovane vedova vivace ma spiantata - si vede costretto a punirlo, prendendo moglie lui stesso e quindi diseredandolo: si prepari quindi a sloggiare. Ernesto è in preda allo sconforto: desiderava sì essere erede dello zio, ma solo per poter assicurare la felicità a Norina. Ernesto invita quindi lo zio a consultare il Dottor Malatesta, ed è sconvolto nell’apprendere che è stato proprio Malatesta – che di Ernesto è amico – a consigliargli le nozze, e a proporgli come sposa la propria sorella.

In casa di Norina
La lettura di un poema epico, nel quale un cavaliere è trafitto dallo sguardo della donna amata, suscita in Norina un moto di ilarità. Essa stessa sa bene come ammaliare un uomo con uno sguardo e un sorriso. La giovane è in attesa di Malatesta, che le aveva accennato a un piano per ingannare Don Pasquale e costringerlo a consentire a Ernesto di sposarla. Quando il dottore fa il proprio ingresso, Norina lo affronta mostrandogli una lettera nella quale Ernesto la mette al corrente delle ultime decisioni di Don Pasquale, e accusa lui – Malatesta – di essere un infido doppiogiochista. Malatesta la rassicura e le spiega il proprio piano: presenterà Norina a Don Pasquale facendola passare per la propria sorella Sofronia. Norina non avrà alcuna difficoltà ad ammaliare il vecchio: lo sposerà con una finta cerimonia e quindi lo ridurrà alla disperazione.

atto

In casa di Don Pasquale
Ignaro del piano di Malatesta, Ernesto non si dà pace all’idea di dover rinunciare a Norina e medita di trovare rifugio in terre lontane. Si allontana proclamando che nulla al mondo riuscirà a fargli dimenticare il proprio amore per la ragazza. Don Pasquale attende l’arrivo della promessa sposa: quando Norina giunge con Malatesta, è immediatamente conquistato dall’atteggiamento timido e riservato della ragazza; quando poi la giovane si toglie il velo dal viso, folgorato dalla sua bellezza chiede di sposarla immediatamente. Malatesta si allontana e torna immediatamente con un finto notaio, con il quale viene stipulato un contratto di nozze che impegna Don Pasquale a donare alla sposa metà dei propri beni. L’arrivo di Ernesto, venuto a salutare per sempre lo zio, rischia di rovinare tutto: ma Malatesta riesce a convincerlo a stare al gioco, e il giovane asseconda le finte nozze in qualità di testimone. Non appena il contratto è firmato, l’atteggiamento della sposina cambia improvvisamente: comincia a trattare Don Pasquale con arroganza, pretende di trattenere Ernesto come cavalier servente, chiede di raddoppiare il numero dei servitori e dispone immediatamente l’acquisto di cavalli, carrozze e mobilia nuova. Tra i commenti divertiti dei tre amici, Don Pasquale si sente sopraffatto dal terrore e dalla rabbia per la situazione in cui si è appena andato a cacciare.

atto

In casa di Don Pasquale
Sotto lo sguardo allibito di Don Pasquale, la servitù è indaffarata a soddisfare tutte le richieste della nuova ed esigente padrona. Il vecchio riepiloga sconsolatamente le spese folli della moglie, poi, stizzito perché il primo giorno di nozze pretende di andare a teatro da sola, la affronta: ne nasce una discussione al culmine della quale Norina/Sofronia lo schiaffeggia. Don Pasquale comincia a pensare al divorzio come alla sola via d’uscita. Quando poi trova un biglietto dal quale si evince che Sofronia ha un amante, manda a chiamare Malatesta per consultarlo sul da farsi. La servitù è attonita per la straordinaria confusione che improvvisamente ha preso a regnare nella casa. Prima di presentarsi a Don Pasquale, Malatesta si congeda da Ernesto con le ultime istruzioni su come proseguire la macchinazione. Don Pasquale rinfaccia a Malatesta il comportamento della “sorella”, gli mostra il biglietto nel quale la si invita ad un incontro galante e gli espone l’intenzione di circondare con i servi il luogo dell’appuntamento, per sorprendere Sofronia con l’amante. Malatesta lo persuade dell’opportunità di risolvere la situazione con maggiore discrezione. Si recheranno loro soli sul luogo dell’appuntamento: se avranno conferma del tradimento, Don Pasquale caccerà di casa Sofronia.

In un boschetto nel giardino attiguo alla casa di Don Pasquale
Ernesto canta una serenata alla finta Sofronia che gli si fa incontro: i due si scambiano espressioni d’amore. Sopraggiungono Malatesta e Don Pasquale, che affronta sdegnato la sposa. Mentre Ernesto si intrufola in casa, Sofronia protesta la propria innocenza: si trova in quel luogo solo per prendere il fresco. Don Pasquale vorrebbe scacciarla: Malatesta lo zittisce, e gli chiede di lasciar condurre il gioco a lui. Quindi annuncia a Sofronia che il giorno successivo arriverà in casa un’altra donna: Norina, sposa di Ernesto. Sofronia è sdegnata: non dividerà mai il tetto con quella vedova furba e civetta. A Don Pasquale non sembra vero. Malatesta chiama Ernesto e gli annuncia che Don Pasquale gli accorda la mano di Norina e un congruo appannaggio. Quando Don Pasquale invita Ernesto ad andare subito a chiamare Norina, il gioco viene svelato. Ma tale è il sollievo per lo scampato pericolo, che Don Pasquale, anziché adirarsi, benedice i fidanzati augurando loro felicità. Norina trae la morale della vicenda sottolineando la stoltezza di chi, prendendo moglie in tarda età, non fa che cercarsi dolori e fastidi.

 

 

 

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