Lo Schiaccianoci | Pëtr Il’ič Čajkovskij
In qualunque mese dell’anno, Lo Schiaccianoci riesce sempre a sprigionare tutta la magia del periodo natalizio. Il balletto, infatti, racconta le avventure della piccola Clara durante la notte di Natale, quando riceve come regalo uno schiaccianoci a forma di soldatino; mentre tutti dormono, la bambina assiste a una battaglia tra il re dei topi e il suo pupazzo, trasformato in principe. Schiaccianoci ottiene la vittoria solo grazie all’intervento di Clara e, in segno di riconoscenza, la invita a seguirlo nel suo regno incantato: qui, i due sono accolti in trionfo dai sudditi della Fata Confetto.
Quando Čajkovskij lesse questa trama rimase interdetto e, inizialmente, si rifiutò di scrivere le musiche; poi, progressivamente, fu conquistato dall’ingenuità e dagli aspetti fantastici della storia, che lo spinsero a trovare soluzioni timbriche innovative: il volteggiare dei fiocchi di neve è accompagnato da un coro dietro le quinte, lo scorrere del fiume di acqua di rose dal “frullato” dei flauti e la celebre danza della Fata Confetto dalla celesta, strumento mai usato prima in un balletto. La ricercatezza orchestrale si coniuga a una generosità melodica senza paragoni, dando vita a una partitura meravigliosa che incanta gli ascoltatori sin dal 1891. Il Balletto dell’Opera di Tbilisi ha proposto il lavoro in grandi teatri del mondo, suscitando autentico entusiasmo nella fatata edizione coreografica di Nina Ananiashvili e Aleksej Fadeečev, con scene e costumi ispirati ai libri di fiabe ottocenteschi.
Balletto dell’Opera di Tbilisi
Direttrice artistica: Nina Ananiashvili
Solisti e corpo di ballo del Balletto dell’Opera di Tbilisi
Orchestra e Coro di voci bianche Teatro Regio Torino
Conferenza: mercoledì 11 dicembre ore 18 - Sala del Caminetto (insieme a Giselle)
Balletto in due atti
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Argomento
atto
Durante la vigilia di Natale, agli inizi del XIX secolo, il signor Stahlbaum, in Germania, allestisce una festa per i suoi amici e per i loro piccoli figli.
Questi, in attesa dei regali e pieni di entusiasmo, stanno danzando quando arriva il signor Drosselmeyer, lo zio di Clara e Fritz, che porta regali a tutti i bambini, intrattenendoli con giochi di prestigio, nonostante all'inizio incuta paura ai bambini.
Alla sua nipote prediletta Clara regala uno schiaccianoci a forma di soldatino che Fritz, il fratello della bambina, rompe per dispetto. Ma Drosselmeyer lo ripara per la gioia della bambina.
Arrivano alla festa anche gli altri parenti e amici che si uniscono ballando con gioia. Clara, stanca per le danze della serata, dopo che gli invitati si ritirano, si addormenta sul letto e inizia a sognare. È mezzanotte e tutto intorno a lei inizia a crescere: la sala, l'albero di Natale, i giocattoli e soprattutto una miriade di topi che cercano di rubarle lo schiaccianoci.
Clara tenta di cacciarli, quando lo Schiaccianoci si anima e partecipa alla battaglia con i soldatini di Fritz: alla fine rimangono lui e il Re Topo, che lo mette in difficoltà. Clara, per salvare il suo Schiaccianoci, prende la sua scarpetta e la lancia addosso al Re Topo, distraendolo; lo Schiaccianoci lo colpisce uccidendolo. Ed ecco che lo Schiaccianoci si trasforma in un Principe e Clara lo segue, entrando in una foresta innevata. L'Atto si chiude con uno splendido Valzer dei fiocchi di neve.
atto
I due giovani entrano nel Regno dei Dolciumi, dove al Palazzo Reale li riceve la Fata Confetto e il principe Coqueluche, che presentano loro la corte del castello. Schiaccianoci racconta come la sua battaglia con il re dei Topi si sia conclusa felicemente grazie all’intervento di Clara, allora la fata organizza una festa in onore della fanciulla. Quindi tutti gli abitanti del palazzo si esibiscono in una serie di danze che compongono il Divertissement più conosciuto tra le musiche di Čajkovskij e culminano nel celeberrimo Valzer dei fiori.
Tra queste danze spicca in modo particolare il pas de deux (passo a due) della Fata Confetto con il Principe Coqueluche, in cui nella seconda variazione (Danza della Fata Confetto) si può riconoscere in modo eclatante il suono della celesta. A coronamento di questo passo a due tutti gli abitanti di quel posto fantastico si esibiscono in un gran divertissement coinvolgendovi anche Clara e Schiaccianoci, che alla fine vengono incoronati come nuovi sovrani del Regno dei Dolciumi. Quindi la Fata Confetto si inchina davanti a loro e dopo li conduce su di una slitta trainata da renne, che prende il volo tra i saluti di tutti.
Segue una festante apoteosi, rappresentata da uno sciame di api volanti attorno a un grande alveare.
Nella versione di Aleksandr Gorskij e in quelle successive che ne riprendono lo schema, il balletto si conclude con il risveglio di Clara accanto al suo schiaccianoci-soldatino e con una sua danza in ricordo del sogno che l’ha portata in un mondo ricco di avventure fantastiche.