La figlia del reggimento | Gaetano Donizetti
Le donne forti sono una costante nella produzione di Donizetti. Tra tutte, Marie, protagonista della Fille du régiment, è la più solare e insieme la meno femminile: allevata da un reggimento dell’esercito napoleonico, ha imparato ad amare la patria e… a imprecare come un soldato. Per la ragazza tutto cambia quando, giunta tra le montagne del Tirolo, scopre di essere la figlia di una marchesa; la vita aristocratica, però, la incupisce: ritroverà il sorriso e l’amore del suo adorato Tonio con l’aiuto dei suoi tanti “papà” militari.
Composta a Parigi nel 1840, questa è la prima e più fortunata opera francese di Donizetti. Messo da parte ogni snobismo, i transalpini se ne innamorarono subito e per anni adottarono il coro Salut à la France come proprio inno non ufficiale, in alternativa alla Marsigliese. A rendere il lavoro irresistibile è una successione di marce brillanti, episodi spiritosi e numeri vocali dal virtuosismo sbalorditivo, come l’aria di Tonio Ah! Mes amis con i suoi nove do di petto. Li ascolteremo dalla voce impeccabile del grande tenore americano John Osborn, affiancato dalla Marie di Giuliana Gianfaldoni e da un cast di specialisti del repertorio. Quest’opera, divertente quanto impegnativa, è diretta da Evelino Pidò, un graditissimo ritorno per l’ambasciatore dell’opera romantica e del belcanto nel mondo. Tutto nuovo l’allestimento: una regia immaginifica che mescola con umorismo elementi reali e surreali, com’è tipico delle celebrate produzioni del duo Barbe & Doucet.
Edizione in lingua originale francese
Con la partecipazione speciale di Arturo Brachetti nel ruolo La Duchessa di Krackentorp
Incontro con l'Opera: mercoledì 10 maggio 2023 ore 18
Opéra-comique in due atti
Personaggi e interpreti
Giuliana Gianfaldoni
Caterina Sala
Manuela Custer
Arturo Brachetti
John Osborn
Pablo Martínez
Roberto de Candia
Simone Alberghini
Guillaume Andrieux
Lorenzo Battagion
Riccardo Mattiotto
Federico Vazzola
Alejandro Escobar
Andrea Antognetti
Un nuovo servizio al pubblico: potete acquistare il vostro Opera Buffet on line oppure la sera dello spettacolo presso le casse nel foyer d'ingresso poste a lato del guardaroba.
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
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Argomento
atto
Tirolo, 1805.
Il Ventunesimo reggimento francese ha una vivandiera, la «gaia e sensibile» Marie, che era stata raccolta da piccola su un campo di battaglia e poi allevata da tutti i militari, in particolare dal sergente Sulpice, come una figlia. Nei pressi del loro accampamento si è fermata la Marchesa di Berkenfield, che sta rientrando a casa. Intorno all’accampamento si aggira anche il giovane Tonio, che si è innamorato di Marie. Proprio mentre Sulpice spiega a Marie che sarebbe ora che pensasse al matrimonio, i soldati francesi catturano il curioso Tonio e lo conducono di fronte al sergente e alla vivandiera. Marie spiega allora che un giorno era caduta in un precipizio e quel giovane tirolese, a rischio della sua stessa vita, l’aveva salvata. I soldati festeggiano il salvatore con un brindisi e Marie intona la canzone del reggimento; Tonio dichiara le proprie simpatie per la Francia.
Rimasti soli, Tonio svela a Marie di amarla e la ragazza gli confessa di ricambiarlo. Sulpice e tutti i militari padri adottivi vogliono però che la vivandiera sposi uno del reggimento: il ragazzo fugge. Intanto la Marchesa, accompagnata dal suo intendente Ortensio, chiede a Sulpice di essere scortata al castello di Berkenfield. Al sergente quel nome ricorda la triste vicenda del capitano Robert, un suo superiore che molti anni prima era morto in battaglia lasciando orfana Marie, la ragazza adottata dal reggimento. La Marchesa afferma di essere la zia di Marie: sua sorella, ora defunta, aveva avuto una relazione con il capitano Robert. Marie deve ora tornare al Castello, condurre una vita adatta al suo nobile rango: questo era il desiderio del padre. Ma la vivandiera preferirebbe morire piuttosto che abbandonare il suo reggimento. Nel frattempo torna Tonio, che si è arruolato per potersi sposare, ma tra il dolore dei soldati, di Sulpice e di Marie apprende che l’amata è costretta a seguire la zia al suo castello. Disperato, il giovane tirolese, ora militare francese, si toglie la coccarda dal cappello e la getta a terra calpestandola.
atto
Nel castello di Berkenfield. Sulpice, convalescente per una ferita al braccio, è venuto a trovare Marie, che la Marchesa sottopone a estenuanti lezioni di danza, canto e buone maniere per cancellare la sua educazione da “ragazzaccio” e introdurla nella buona società. L’ex vivandiera non ne può proprio più e si sfoga con il sergente: non ne vuol sapere di duchi e baroni, lei ama Tonio. La Marchesa, vestita elegantemente, cerca di insegnare a Marie una canzone mitologica che narra le vicende amorose di Venere, ma la ragazza, con l’aiuto di Sulpice, la trasforma in un canto militare a base di “Rataplan”. Marie, rimasta sola, rimpiange il felice passato: a consolarla arrivano l’intero reggimento e anche Tonio che, distintosi sul campo di battaglia, è stato promosso capitano. Ma la Marchesa interrompe prontamente il loro abbraccio e i loro ricordi: Marie è promessa sposa al Duca Krakentorp. Tonio e il reggimento si allontanano mentre la Marchesa confessa al sergente di essere la madre e non la zia di Marie, ma di non poterlo rivelare per non infangare il buon nome della famiglia. E poi è proprio necessario che la ragazza sposi il Duca.
Al Castello sono arrivati gli invitati e la Duchessa Krakentorp con il contratto nuziale. Marie non vuole cedere ma quando Sulpice le rivela che la Marchesa è sua madre accetta. Ma proprio mentre sta per firmare il contratto irrompono Tonio e il reggimento; la Marchesa si commuove: non può imporre alla figlia ritrovata un matrimonio con un uomo che non ama, dunque acconsente alle nozze tra Marie e Tonio. Sulpice e i militari esultano, mentre le nobili dame invitate gridano allo scandalo.
La Fille du régiment : un ambiente, un genere, una vocalità
di Marco Leo
Il biglietto da visita di Donizetti a Parigi
di Jeremy Commons
Duttilità di Donizetti
di Alberto Bosco
Belcanto in simbiosi con l’opera francese.
Intervista a Evelino Pidò
a cura di Roberta Pedrotti
Barbe & Doucet: la memoria
Come volano per raccontare la guerra
a cura di Leonardo Mello
Argomento
Struttura dell’opera e organico strumentale
a cura di Enrico M. Ferrando
Le prime rappresentazioni
Libretto