Il lago dei cigni | Pëtr Il’ič Čajkovskij
Classico intramontabile, anzi titolo centrale nel canone del balletto, Il lago dei cigni torna al Regio con il Balletto Nazionale della Lettonia di Riga, per la prima volta ospite di un teatro italiano. In un allestimento classico, che ha mietuto successi nelle principali città europee, prenderà di nuovo vita la fiaba della regina Odette, imprigionata nelle sembianze di un bellissimo cigno bianco; del principe Siegfried, cui spetta il compito di rompere l’incantesimo; e di Odile e Rothbart, che cercano di ostacolarli. Come un manto stellato che avvolge tutto, la musica di Čajkovskij guida al loro esito i destini dei personaggi. Con questo suo primo balletto, rappresentato per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca nel 1877, il compositore russo trovò la forma di spettacolo ideale entro cui incanalare la sua musica, dove un’immensa tristezza si accompagna a un’infinita delicatezza: il furore e le lacrime trovano qui la grazia del cristallo, le sue melodie geniali, dai riflessi iridescenti, sgorgano una dopo l’altra come da sorgente inesauribile. Le convenzioni del balletto classico danno loro il giusto spazio in scene che permettono di sfoggiare contemporaneamente lo sfarzo musicale e il virtuosismo del corpo di ballo, come le feste alla corte del principe o la parata di cigni sui riflessi notturni del lago.
Balletto dell’Opera di Riga
Direttore artistico: Aivars Leimanis
Conferenza-Concerto: mercoledì 17 Dicembre ore 18 - Piccolo Regio Puccini
Balletto in tre atti (quattro scene)
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Argomento
atto
Scena I. Il parco del castello.
Il principe Siegfried festeggia il suo compleanno insieme ai suoi amici in una festa privata. Gli ospiti bevono alla sua salute e il giullare intrattiene tutti con le sue buffonate. Il principe viene avvertito dell’imminente arrivo della madre, la regina, che è dispiaciuta del comportamento del figlio; per rappacificarsi, il principe le regala un mazzo di rose. Non appena la regina madre si allontana, la festa riprende. Scende la notte. Gli ospiti partono e il principe viene lasciato solo nel parco. Guardando verso l’alto, Siegfried nota uno stormo di cigni bianchi e quella vista risveglia in lui l’istinto del cacciatore. Preso l’arco, si inoltra nel cuore della foresta.
Scena II. Un lago nel mezzo della foresta nella notte.
I cigni bianchi nuotano vicino alla riva; sono delle giovani fanciulle molto belle che sono state trasformate in cigni dal crudele mago Rothbart. Solo di notte possono assumere la forma umana e l’unico potere terreno in grado di rompere questo incantesimo è l’amore devoto. Compare Siegfried. Vede un cigno bianco avvicinarsi a riva e tende l’arco per colpirlo. Improvvisamente il cigno si trasforma in una splendida fanciulla; è Odette, regina delle fanciulle-cigno. La bellezza di Odette rapisce il principe, che cerca di catturarla. Ma lei, temendo il mago cattivo, evita Siegfried e scompare in mezzo alle altre fanciulle-cigno. Siegfried rincorre Odette e le giura eterno amore e fedeltà. Il cuore di Odette risponde all’amore passionale di Siegfried nella stessa maniera. È l’alba. Odette dice addio a Siegfried; i cigni bianchi attraversano lentamente il lago.
atto
Scena III. Un ballo al castello.
Siegfried deve scegliere una sposa fra le fanciulle di buona società che sono state invitate, ma tutte gli sono indifferenti perché ha donato il suo cuore a Odette. Solo su insistenza della madre, Siegfried danza con ognuna delle pretendenti. Deve, comunque sia, sceglierne una e, come pegno del suo amore, donerà alla prescelta un mazzo di fiori. Mentre Siegfried è in preda al dilemma, uno squillo di tromba annuncia l’arrivo di nuovi ospiti: il mago Rothbart e Odile, sua figlia. Il principe è colpito dalla somiglianza tra la ragazza e Odette. Rothbart vuole che il principe si innamori di Odile e che infranga il suo voto di eterno amore e fedeltà; in questo modo, Odette rimarrà in suo potere per sempre. È per questo che Rothbart ha dato a sua figlia le sembianze di Odette. Odile seduce Siegfried, che è rapito dal suo fascino. Il principe annuncia alla madre che la sua prescelta è Odile. Il crudele mago esulta. Improvvisamente Siegfried vede fuori dalla finestra del castello il bianco spirito di Odette e si rende conto di aver infranto il suo giuramento. Disperato, corre al lago per cercare la sua amata Odette.
atto
Scena IV. Le sponde del lago, di notte.
Le fanciulle-cigno sono tristi. Odette ha detto loro quello che è successo. Siegfried compare. Chiede a Odette di perdonarlo e le professa il suo eterno amore per lei; ma Rothbart chiama a raccolta i cigni neri e ordina loro di separare Odette e Siegfried. Siegfried lotta con il mago. Senza paura, rompe un’ala di Rothbart; il mago crolla e muore e il suo potere scompare. L’amore ha rotto l’incantesimo malvagio; il sole sorge e illumina il principe, Odette e le fanciulle che Siegfried ha liberato dal sortilegio.