Il ratto dal serraglio | Wolfgang Amadeus Mozart
«Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» è la morale illuministicamente enunciata alla fine del Ratto dal serraglio di Mozart dalle due coppie di protagonisti, appena sopravvissuti a disavventure che sarebbero tragiche (rapimento, schiavitù, minacce di supplizi e di morte) se non ci trovassimo in una commedia. Secondo il luogo comune, quest’opera con dialoghi parlati (tecnicamente un Singspiel) preparerebbe a Mozart il terreno per il futuro Flauto magico. Non è del tutto vero: Il ratto dal serraglio è un’opera dal carattere molto diverso, dove l’Oriente non è un luogo magico e carico di simboli, ma il luogo tipico del genere settecentesco della “turcheria”, dove tutto è assurdo, paradossale, capovolto. L’opera oscilla tra momenti buffi e seri, e così il suo linguaggio musicale, ricco di dettagli strumentali che sostengono una scrittura vocale sovente impervia, come nella virtuosistica parte sopranile di Konstanze. «Troppe note!» disse a Mozart l’imperatore Giuseppe II dopo la prima a Vienna nel 1782: rimprovero rimasto celebre, a dispetto del successo che l’opera ebbe e continua ad avere.
In scena l’elegante e variopinto allestimento dell’Opéra Royal de Versailles, firmato dall’attore e regista cinematografico francese Michel Fau. La direzione d’orchestra è consegnata nelle mani di Gianluca Capuano, vincitore del prestigioso premio “Abbiati” come Miglior Direttore nel 2022.
Conferenza-Concerto: giovedì 30 Ottobre ore 18 - Foyer Toro
Singspiel tedesco in tre atti
Personaggi e interpreti

Olga Pudova

Sofia Fomina

Alasdair Kent

Anthony Leon

Leonor Bonilla

Eleonora Bellocci

Patrick Vogel

Manuel Günther

Wilhelm Schwinghammer

Patrick Guetti

Florian Carove
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Argomento
atto
Konstanze - fidanzata dell’aristocratico Belmonte, Blonde - la sua cameriera, e Pedrillo - fidanzato di Blonde e servitore di Belmonte, sono stati rapiti dai pirati e venduti come schiavi al pascià turco Selim. Belmonte, che li ha rintracciati ed è accorso per liberarli, si trova ora di fronte al palazzo di Selim, ma ancora non sa come agire. Osmin, il guardiano del palazzo, gli si mostra ostile e rifiuta di dargli informazioni.
Più tardi Belmonte e Pedrillo si incontrano. Il servitore riferisce che Selim è innamorato di Konstanze, mentre Osmin insidia Blonde. Poi medita di presentare Belmonte a Selim come un architetto straniero. Intanto Selim e Konstanze ritornano da una gita in barca accolti dai giannizzeri: Selim domanda a Konstanze perché non contraccambia i suoi sentimenti, e lei spiega di essere innamorata di un altro uomo. Selim le ingiunge di decidere se intende diventare sua amante. Konstanze ribadisce di non voler mancare alla parola data, e Selim ne è ammirato. Quando Pedrillo gli presenta Belmonte come un architetto italiano, Selim lo accoglie al proprio servizio. Belmonte e Pedrillo quindi entrano nel palazzo, malgrado il tentativo di Osmin di sbarrar loro la strada.
atto
Osmin insidia Blonde. Tutt'altro che intimorita, Blonde gli spiega che una ragazza dovrebbe essere corteggiata con la gentilezza, non con le maniere forti. Osmin prova ancora a minacciarla e le proibisce di vedere Pedrillo, ma Blonde reagisce irridendolo. Selim chiede a Konstanze se ha preso una decisione: la giovane risponde di nutrire per lui rispetto, ma non amore, e di non temere le sue minacce. Pedrillo rintraccia Blonde e la informa che Belmonte è nel palazzo. Le rivela il loro piano per la fuga: a mezzanotte, Belmonte si presenterà con una scala sotto la finestra di Konstanze, e lui farà la stessa cosa con Blonde - quindi tutti insieme potranno fuggire su una barca tenuta pronta nel porto. Mentre Blonde corre a portare la notizia a Konstanze, Pedrillo fa ubriacare Osmin e lo convince ad allontanarsi dal palazzo. Belmonte e Konstanze finalmente si riabbracciano. La gioia dei quattro giovani è però momentaneamente oscurata dall’indelicatezza degli uomini, che chiedono alle fidanzate di rassicurarli sulla loro fedeltà. Ma Konstanze e Blonde perdonano questa mancanza di fiducia.
atto
A mezzanotte Belmonte e Pedrillo si presentano sotto le finestre del serraglio. Pedrillo dà il segnale convenuto cantando una serenata: ma Osmin sorprende i fuggitivi, che vengono arrestati dalle guardie e condotti al cospetto di Selim. Belmonte cerca di convincerlo a liberarli in cambio di un riscatto, ma, venuto a conoscenza delle sua vera identità, Selim si rende conto di avere di fronte a sé il figlio del proprio peggior nemico, e decreta la condanna. Le due coppie sono rassegnate a morire, ma inaspettatamente Selim concede la grazia: non intende comportarsi come il padre di Belmonte, e ripagherà l'ingiustizia con la benevolenza, perché non si può sconfiggere il male con il male. Selim è lodato da tutti per la grandezza d'animo, e i giannizzeri gli augurano lunga vita.