Il ratto dal serraglio

Il brillante capolavoro di Mozart al Teatro Regio
Orchestra e Coro del Regio diretti da Gianluca Capuano nel raffinato e coloratissimo allestimento firmato dal regista francese Michel Fau

Teatro Regio, sabato 8 novembre 2025 ore 20
Anteprima Giovani, mercoledì 5 novembre ore 20


Con il sostegno di
Italgas


Sabato 8 novembre alle ore 20 va in scena Il ratto dal serraglio, uno dei capolavori più vivaci, raffinati e sorprendenti di Wolfgang Amadeus Mozart. Sul podio di Orchestra e Coro del Regio debutta Gianluca Capuano, che per l’occasione firma un doppio esordio: è infatti la sua prima direzione sia al Teatro Regio sia nel Ratto dal serraglio. Specialista del repertorio settecentesco, Capuano è collaboratore abituale di Cecilia Bartoli, direttore principale dei Musiciens du Prince di Monaco e Premio Abbiati 2022 come Miglior Direttore. Il Coro del Teatro Regio è preparato dal maestro Ulisse Trabacchin.

Firmato dal poliedrico attore e regista francese Michel Fau, popolarissimo in patria, l’allestimento sarà in scena al Teatro Regio dall’8 al 16 novembre. Realizzato nel 2024 per l’Opéra Royal de Versailles, lo spettacolo porta in scena un Oriente sontuoso e teatrale, sospeso fra leggerezza e malinconia, fra colore e paradosso. A creare questo universo visivo sono le sgargianti scenografie di Antoine Fontaine, i costumi vivacissimi di David Belogou e le luci di Joël Fabing, ispirate al chiarore caldo delle lampade a olio del Settecento.

La produzione è realizzata con il sostegno di Italgas, Socio Sostenitore del Teatro Regio che rafforza il suo impegno sul fronte culturale, contribuendo a promuovere l’eccellenza artistica e a valorizzare il patrimonio musicale italiano.

L’Anteprima Giovani dell’opera – dedicata al pubblico under 30 – è mercoledì 5 novembre alle ore 20.

Mozart: la rivoluzione della tolleranza

«Troppe note!», avrebbe esclamato l’imperatore Giuseppe II dopo la prima viennese del Ratto dal serraglio nel 1782. «Nemmeno una più del necessario, Maestà», rispose Mozart con ironica sicurezza. E davvero nessuna è di troppo in questa “turcheria” in tre atti, un turbine di invenzioni musicali, ritmi travolgenti e tenerezza che unisce il comico al tragico, il reale al fiabesco. La morale illuministica che chiude l’opera — «Essere umani e buoni / e perdonare senza egoismo» — ne svela il senso più profondo: un elogio della ragione e della tolleranza, dove l’esotismo diventa specchio dell’animo umano e la diversità si trasforma in dialogo. Tra virtuosismo, ironia e profondità morale, Il ratto dal serraglio intreccia con equilibrio miracoloso gioia e dramma, leggerezza e riflessione, restando una delle opere più amate di Mozart. Sotto la superficie brillante della commedia, pulsa la visione di un mondo in cui libertà, amore e perdono trionfano sulle catene del pregiudizio: una vera rivoluzione dello spirito, ancora oggi di straordinaria attualità.

Tra Oriente e Occidente, un racconto di libertà

Il ratto dal serraglio racconta la vicenda di Konstanze, una giovane dama tenuta prigioniera dal Pascià Selim insieme alla cameriera Blonde e al servitore Pedrillo. Il nobile Belmonte, innamorato di Konstanze, tenta di liberarli, sfidando la gelosia e la brutalità di Osmin, guardiano del serraglio e antagonista comico per eccellenza. In questa trama sospesa tra farsa e sentimento, Mozart intreccia ironia e profondità, affidando a Blonde una voce di sorprendente modernità quando proclama: «Le ragazze non sono merce da regalare! Sono un’inglese, nata per la libertà». Il lieto fine, luminoso e inatteso, giunge con il perdono di Selim, che rinuncia alla vendetta e restituisce libertà ai prigionieri: gesto di umanità e ragione che fa dell’opera un manifesto di tolleranza. Il Pascià Selim è una figura affascinante e rivoluzionaria per l’epoca: unico personaggio a non cantare, ma a parlare, domina la scena con la sola forza della parola, simbolo di equilibrio e autorevolezza in un mondo dominato dalle passioni. L’opera, di straordinaria difficoltà vocale e teatrale, mette alla prova ciascun interprete in un perfetto equilibrio tra virtuosismo tecnico e verità espressiva. A dare voce e vita ai protagonisti di questa vicenda sono: Olga Pudova (Konstanze), Alasdair Kent (Belmonte), Leonor Bonilla (Blonde), Manuel Günther (Pedrillo), Wilhelm Schwinghammer (Osmin) e l’attore Sebastian Wendelin nel ruolo parlato di Selim. Domenica 9 e sabato 15 novembre i protagonisti saranno: Sofia Fomina, Anthony Leon, Eleonora Bellocci, Denzil Delaere e Dmitry Ivaschenko.

Conferenza-concerto

L’opera sarà presentata al pubblico giovedì 30 ottobre alle ore 18 nel Foyer del Toro nella conferenza-concerto condotta dalla musicologa Liana Püschel. L’incontro prevede esibizioni live; l’ingresso è libero.

La Scuola all’Opera

Un capitolo importante della Stagione 2025/26 è dedicato a La Scuola all’Opera, che da oltre trent’anni accompagna generazioni di studenti e docenti in un percorso di crescita attraverso il teatro musicale. Giovedì 13 novembre il progetto si arricchisce di un nuovo titolo in formato pocket: Il ratto dal serraglio raccontato ai ragazzi, pensato per ragazzi dai 10 ai 18 anni. L’incantevole Singspiel di Mozart è stato ridotto alla durata di 90 minuti grazie all’adattamento di Vittorio Sabadin e sarà presentato con la regia di Riccardo Fracchia e Giulio Laguzzi sul podio dell’Orchestra del Teatro. 

Biglietti e Informazioni

I biglietti sono in vendita alla Biglietteria del Teatro Regio e on line su www.teatroregio.torino.it. Biglietteria: Piazza Castello 215 - Torino | Tel. 011.8815.241/242 | biglietteria@teatroregio.torino.it. Orario di apertura: da lunedì a sabato ore 11-19; domenica: ore 10.30-15.30. 

Data

Ufficio stampa Teatro Regio
Sara Zago - Tel. +39 011 8815 239/730

 

 

 

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