Romeo e Giulietta | Sergej Prokof’ev
Nuovamente ospite a Torino dopo La bella addormentata di Čajkovskij andata in scena nel 2023, il Balletto del Teatro Nazionale di Praga porta sul palco del Regio Romeo e Giulietta di Prokof’ev. Alla compagnia ceca, composta da danzatori di diciotto nazionalità diverse, è richiesto di dare corpo a un’ampia varietà di sentimenti, dall’aggressività alla tenerezza, seguendo i ritmi della ricchissima partitura, coreografata da Leonid Lavrovskij. La struttura musicale del balletto accosta in pannelli policromi, dai colori accesi come un’iconostasi ortodossa, scene e personaggi della tragedia di Shakespeare.
Romeo e Giulietta sarebbe dovuto andare in scena per la prima volta al Teatro Bol’šoj di Mosca, ma una serie di contrasti tra Prokof’ev e il teatro sovietico fecero sì che il balletto vide la luce a Brno, non lontano da Praga, nel 1938. Inizialmente si pensò a un lieto fine, con la scusa dell’impossibilità di mettere in danza il momento della morte, cosa che infine Prokof’ev si risolse di attuare: l’esito fu mirabile, grazie alle qualità visive della sua scrittura musicale, che spinsero in quello stesso anno Ėjzenštejn a collaborare con lui. In effetti Prokof’ev arrivò qui a una sintesi delle due tendenze che si dibattevano in lui: quella barbarica e disgregatrice (di opere come la Suite scita) e quella che anelava a una classicità sentita come perduta. Il lavoro riuscì così bene che Prokof’ev trasse tre suite sinfoniche da Romeo e Giulietta, la seconda delle quali comprende quella che è forse la sua pagina più celebre, la Danza dei cavalieri.
Balletto Nazionale di Praga
Direttore artistico: Filip Barankiewicz
Conferenza-Concerto: mercoledì 3 Dicembre ore 18 - Piccolo Regio Puccini
Balletto in tre atti
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Argomento
atto
A Verona, nella piazza del mercato, si ritrovano i cittadini. Fra Tebaldo, membro della famiglia Capuleti, e la famiglia nemica dei Montecchi nasce un diverbio che sfocia in una rissa. Interviene il principe di Verona, il quale ordina alle due famiglie di porre fine alla loro rivalità.
Nella seconda scena, Giulietta gioca con la nutrice ma viene interrotta dai genitori, che la presentano a Paride, il suo promesso sposo. Quando escono dalla stanza, la nutrice le spiega amorevolmente che la sua infanzia è ormai finita.
I Capuleti danno un ballo per festeggiare l’ingresso di Giulietta in società. Romeo, insieme ai suoi due amici, Mercuzio e Benvolio, decidono di parteciparvi, mascherandosi. Durante le danze, Romeo e Giulietta si innamorano l’uno dell’altra all’istante, prima ancora che Giulietta realizzi che si tratta di un Montecchi. Quando la sua vera identità viene svelata, Lord Capuleti interviene dandogli il benvenuto, evitando così che Tebaldo inizi uno scontro.
Dopo il ballo, Giulietta si affaccia al balcone pensando a Romeo, che giunge in quello stesso momento. Giulietta corre per unirsi a lui in un estatico pas de deux in cui si dichiarano reciproco amore.
atto
Nella piazza del mercato. Romeo è cambiato, non si sente più a proprio agio con i suoi amici. Passa un corteo nuziale, che intrattiene il pubblico con acrobati e mandolini. La nutrice consegna una lettera a Romeo da parte di Giulietta, in cui gli propone un matrimonio in segreto.
Di nascosto, gli amanti vengono uniti in matrimonio da frate Lorenzo; la nutrice di Giulietta ne è testimone. Nella piazza si scatena un duello tra Tebaldo e Mercuzio, che viene ucciso. Romeo vendica la morte dell’amico uccidendo Tebaldo. Romeo deve fuggire. Arriva Lady Capuleti, affranta dal dolore, seguita da suo marito.
atto
Nella stanza da letto di Giulietta, i due amanti dormono insieme. È l’alba, e Romeo deve partire. Giulietta, in preda all’agitazione, indugia, anche se sa che Romeo deve andare in esilio. Romeo si allontana proprio mentre i genitori entrano nella camera con Paride. Giulietta si rifiuta di sposarlo; suo padre è furioso e la forzerà a sposarlo. Giulietta non sa cosa fare: si siede sul letto confusa, poi si precipita da frate Lorenzo per chiedere aiuto.
Lorenzo le consegna una fiala di sonnifero che la farà cadere in un sonno simile alla morte: Romeo ne sarà informato e potrà così portarla via, nella speranza che le due famiglie finalmente perdoneranno i due amanti.
Giulietta nasconde la fiala sotto al cuscino. I suoi genitori ritornano con Paride; Giulietta cede alla loro insistenza e accetta di sposarlo quello stesso giorno. Beve tutta la pozione e cade stordita sul suo letto. Arrivano le sue cameriere, per prepararla alle nozze, e la trovano apparentemente senza vita. I genitori e la nutrice sono distrutti dal dolore.
Il corpo di Giulietta è nella cripta di famiglia; Paride, in lutto, è lì con lei. Arriva Romeo, ignaro della morte apparente di Giulietta poiché il messaggio non gli è mai stato recapitato. Uccide Paride e stringe forte il corpo dell’amata, salutandola per l’ultima volta; credendola morta, beve una fiala di veleno mortale. Giulietta si risveglia, trova Romeo senza vita e, disperata, si trafigge.