Il barbiere di Siviglia - ANNULLATA | Gioachino Rossini
Spettacolo annullato: qui tutte le informazioni
L’opera buffa per antonomasia, innervata di uno slancio vitale frenetico e turbinoso, un «caos organizzato» disse Stendhal. Una storia d’amore funestata da un vecchio in cui si inserisce, scaltro deus-ex-machina, la figura inimitabile del factotum più famoso nella storia della musica.
Melodramma buffo in due atti
Personaggi e interpreti
René Barbera
Carlo Lepore
Chiara Amarù
Simone Del Savio
Marko Mimica
Gabriel Alexander Wernick
Laura Cherici
Antonio Sarasso
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio Calendario completo
Argomento
atto
Il conte di Almaviva ha seguito la bella Rosina da Madrid – dove se n’era innamorato – a Siviglia: sotto le finestre della casa dove la ragazza vive sotto l’occhiuta protezione di Don Bartolo, canta una serenata. Giunge l’intraprendente barbiere Figaro, “factotum” della città, che il conte già conosce. Figaro spiega che Bartolo, suo cliente, è il tutore della ragazza. Rosina si affaccia per gettare un biglietto al giovane, ma Bartolo si insospettisce e decide di dar corso al proprio progetto di sposarla. Accompagnato alla chitarra da Figaro, Almaviva risponde alle domande di Rosina con un’altra serenata, dichiarando di chiamarsi Lindoro e di essere povero. Ma come incontrarla? L’astuzia di Figaro partorisce su due piedi un piano: Almaviva fingerà di appartenere al reggimento appena giunto in città ed entrerà per mezzo di un biglietto dell’esercito che gli assegnerà la casa di Bartolo come alloggio.
Figaro sonda i sentimenti di Rosina, che gli affida una lettera per il giovane sconosciuto, di cui si sta innamorando. Giunge Basilio, maestro di musica e faccendiere di famiglia, che riferisce a Bartolo della presenza di Almaviva e suggerisce che solo una calunnia potrà mettere fuori gioco il potente aristocratico. Questi si presenta, travestito da soldato e fingendosi per di più ubriaco, creando un tale scompiglio da provocare l’intervento della forza pubblica. Ma Almaviva, furtivamente, rivela la propria identità all’ufficiale: le guardie si allontanano senza arrestarlo, lasciando tutti stupiti e disorientati.
atto
Almaviva si ripresenta a casa di Bartolo, questa volta spacciandosi per don Alonso, maestro di musica inviato dal malato Basilio per sostituirlo; intanto Figaro sottrae la chiave del balcone a Bartolo. Sopraggiunge Basilio, che i tre cospiratori convincono ad allontanarsi assecondando la storia della malattia e dandogli del denaro: i due giovani possono finalmente accordarsi per fuggire insieme, ma una parola imprudente richiama l’attenzione di Bartolo, che scaccia tutti.
Rosina si fa convincere da Don Bartolo che Lindoro è un impostore, inviato dal subdolo Almaviva, e lei per ripicca accetta di sposare l’anziano tutore. Ma Figaro e Almaviva, che giungono all’appuntamento di mezzanotte fissato con la ragazza, chiariscono l’equivoco, e quando arriva Basilio con il notaio convocato da Bartolo per il contratto nuziale, Figaro fa sì che le nozze tra i due giovani vengano immediatamente ratificate. A Bartolo non resta che far buon viso a cattivo gioco.