Opera in un atto – libretto di Hans Müller
Edizione in lingua originale tedesca
Prima esecuzione in Italia

Pinchas Steinberg direttore
Orchestra del Teatro Regio
Pier Luigi Pizzi regia, scene e costumi

Nato nel 1897, bambino prodigio, a nove anni Korngold si trova già iscritto al Conservatorio di Vienna; il suo insegnante di composizione è Alexander Zemlinsky, lo stesso di Schönberg, anche se rispetto al padre dell’avanguardia espressionista la sua chiave stilistica sarà sempre quella di un rigoglioso stile neoromantico. Gustav Mahler non esita a definirlo “un genio”; ha diciannove anni quando vanno in scena a Monaco, dirette da Bruno Walter, le sue opere in un atto L'anello di Polykrates e Violanta, cui quattro anni dopo seguirà La città morta. Sradicato dal suo mondo in seguito all’avvento del nazismo e bollato, in quanto ebreo, come artista degenerato, Korngold fa parte di quella fiumana di intellettuali che andranno enormemente ad arricchire l’ambiente culturale degli Stati Uniti. Là diventa celebre come compositore di splendide colonne sonore per Hollywood (due premi Oscar!), senza però abbandonare il genere classico (Sinfonia, Concerto per violino): le sue origini, il suo paradiso perduto.
Secondo una voga del primo Novecento, l’ambientazione di Violanta è quella di un cupo e sontuoso Rinascimento italiano: a Venezia, durante una notte di Carnevale, si consuma una passionale storia di amore e morte.

L’attività didattica prevede, oltre alla visita guidata del Teatro, un incontro di presentazione dell’opera e una riflessione sulle tematiche relative al tema della Musica degenerata. In alternativa o in aggiunta si potrà aderire all’attività prevista dal Museo Diffuso della Resistenza della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà.