
Lascia un vuoto assordante nel cuore della cultura della nostra Città, se n'è andato questa mattina Fiorenzo Alfieri, 77 anni. Pedagogo e insegnante, insieme alla moglie Maria Teresa Fontana, ha lottato perché il diritto alla scuola arrivasse anche nelle scuole di periferia. Animato dalla convinzione che la cultura è elemento fondamentale di integrazione, riscatto e motore di sviluppo.
Questa passione, è divenuta missione politica attraverso tre diverse amministrazioni. Tra gli anni Settanta e Ottanta, è stato assessore alla gioventù e allo sport nella giunta guidata da Diego Novelli, dando vita a fondamentali progetti come Informagiovani, Sportinsieme, Festival Cinema Giovani e ponendo le basi per il futuro Torino Film Festival. Successivamente, con Valentino Castellani è stato, tra il 1995 e il 2000 assessore al sistema educativo poi alla promozione della città: dove ha coordinato il primo piano strategico di Torino.
Con Sergio Chiamparino, tra il 2001 e il 2011, è stato assessore alla cultura. Qui ha creato le Luci d’artista e ha promosso la riapertura di Palazzo Madama, la creazione del Mao, Museo di arte orientale, e del Pav, Parco d’arte vivente, il rinnovamento del Museo dell’Automobile. In questi anni si fa promotore di mostre di enorme successo e di iniziative che portano Torino alla ribalta internazionale: ricordiamo Settembre musica, oggi Mito, Torinodanza, il festival Traffic, il programma culturale delle Olimpiadi invernali di Torino 2006, il coordinamento dei lavori per il 150° dell’Unità d’Italia.
Visionario, colto, curioso ha sempre lavorato e lottato per unire. Ed è riuscito davvero a unire le forze tra i vari attori culturali ed economici della città, convinto che per rilanciare Torino, la cultura dovesse avere posizione centrale e trascinante.
Ha sempre dimostrato un grande amore per il nostro Teatro e per la Filarmonica TRT, all’interno della quale aveva assunto la carica di presidente dell’Associazione Amici della Filarmonica. Fiorenzo Alfieri non ha mai mancato uno spettacolo al Teatro Regio che fosse un’opera, un balletto, un concerto. Era una presenza costante, intelligente e ironica; un vero appassionato di musica, capace di guardare oltre gli schemi e le mode, tanto da riuscire spesso a precorrerle.
Siamo tutti vicini alla famiglia in questo triste momento, a partire dal Commissario straordinario Rosanna Purchia, con la quale ha condiviso la passione per il teatro e per il lavoro di Luca Ronconi, e dal Direttore artistico Sebastian F. Schwarz con il quale ha condiviso la passione per l’arte e per la musica. La sua presenza ci mancherà terribilmente.
Domenica, 13 dicembre 2020