Così fan tutte | Wolfgang Amadeus Mozart
La foto del Maestro Riccardo Muti è © Todd Rosenberg Photography - By courtesy of riccardomutimusic.com
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Un modernissimo gioco di coppia che si conclude con un lieto fine, un perfetto congegno sentimentale e amoroso che svela con eleganza e disincanto gli umani desideri. Soave sia loro il vento.
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Riccardo Muti direttore d'orchestra
Scene, attrezzeria e costumi realizzati dai Laboratori di Scenografia, Costruzioni e Sartoria della Fondazione Teatro di San Carlo
Dramma giocoso in due atti
Personaggi e interpreti
Eleonora Buratto
Paola Gardina
Alessandro Luongo
Giovanni Sala
Francesca Di Sauro
Marco Filippo Romano
Calendario rappresentazioni
Luogo di svolgimento: Teatro Regio streaming Calendario completo
Argomento
A Napoli, in un caffè, i giovani ufficiali Ferrando e Guglielmo vantano la fedeltà delle rispettive fidanzate, le sorelle Dorabella e Fiordiligi, ma il loro cinico amico, l’anziano filosofo Don Alfonso, deride la loro ingenuità e scommette cento zecchini che, se messe alla prova, Dorabella e Fiordiligi non si dimostrerebbero più fedeli di qualunque altra donna. Ferrando e Guglielmo accettano la scommessa e la condizione di seguire ciecamente le istruzioni di Don Alfonso.
In un giardino in riva al mare, Fiordiligi e Dorabella ricevono da Don Alfonso la notizia che i loro fidanzati devono immediatamente partire per la guerra. In effetti sopraggiungono Ferrando e Guglielmo in abiti da viaggio e le due coppie si separano solennemente. Mentre le ragazze salutano sconsolatamente la barca che si allontana, il sardonico Don Alfonso pregusta il proprio trionfo.
Più tardi, in casa, la furba cameriera Despina, che non prende troppo sul serio le esagerate manifestazioni di dolore di Dorabella, suggerisce che le due sorelle facciano come fanno tutti i soldati e si trovino nuovi fidanzati. Con la complicità di Despina, Don Alfonso conduce alla presenza delle ragazze due nobili albanesi. Camuffati come sono, Despina non li riconosce: si tratta, ovviamente, di Ferrando e Guglielmo. Le loro avances sono respinte da Dorabella e da Fiordiligi. I due giovani ridono: ma Don Alfonso è certo che le loro risa si trasformeranno in lacrime, quando la burla sarà condotta a termine.
In giardino, le due ragazze manifestano il proprio turbamento, quando dall’esterno giungono le voci disperate degli “albanesi”, che invocano la morte: Ferrando e Guglielmo fanno il loro ingresso e con gesto plateale bevono del finto veleno. Don Alfonso invita le due sorelle a consolare i poveretti “morenti” e si allontana con Despina alla ricerca di aiuto, rientrando poco dopo con il medico: è la stessa Despina travestita, che “guarisce” Ferrando e Guglielmo con il magnete del celebre dottor Mesmer. Risvegliandosi, gli “albanesi” fingono di credersi sull’Olimpo, baciano le mani di Fiordiligi e Dorabella e le supplicano di concedere loro un bacio. Le due ragazze non cedono, per quanto Despina e Don Alfonso suggeriscano che sarebbe prudente assecondarli.
Despina non deve faticare molto per convincere le padrone che in fondo non c’è nulla di male in un innocuo flirt. In effetti le ragazze si sentono attratte dagli “albanesi”, e ciascuna delle due ha messo gli occhi sul fidanzato dell’altra.
Più tardi, all’imbarcadero nel giardino, Ferrando e Guglielmo giungono in battello con un gruppo di musici per fare una serenata alle ragazze. Dorabella si lascia conquistare da Guglielmo e Don Alfonso ha buon gioco nell’istigare il disperato Ferrando a conquistare Fiordiligi. Quest’ultima è invece decisa a sfuggire alla tentazione e pensa di raggiungere il proprio fidanzato al campo, travestendosi da soldato. Ma quando sopraggiunge Ferrando anch’essa cede e cade tra le sue braccia. Don Alfonso ha vinto la scommessa.
Si dà corso a una festa in cui vengono accolte le due coppie: tutti brindano, ma Guglielmo è furente per il tradimento di Fiordiligi. Despina, travestita da notaio, fa firmare alle ragazze un finto contratto nuziale, proprio mentre viene annunciato il ritorno degli ufficiali. Gli “albanesi” si dileguano e al loro posto si
presentano gli scornati Guglielmo e Ferrando i quali, dopo aver scoperto il travestimento di Despina e il contratto nuziale, gridano al tradimento e chiedono vendetta sugli “albanesi”. Le ragazze accusano Despina e Don Alfonso per averle indotte al tradimento e a questo punto anche Ferrando e Guglielmo confessano di aver preso parte all’inganno, di cui Don Alfonso si assume la responsabilità, spiegando di averlo ordito per rendere più saggi i due innamorati. Dorabella e Fiordiligi chiedono perdono e le due coppie si riconciliano. Infine tutti concordano che si debba prendere le cose per il verso giusto, facendosi sempre guidare dalla ragione: l’uomo saggio sa sorridere delle cose che, per la gente stolta, sono causa di pianto e di tristezza.